CICLICAMENTE IL PARCO REGIONALE DEL BEIGUA SALE ALLA RIBALTA NON SOLO PER LE BELLEZZE NATURALI, MA ANCHE PER IL GIACIMENTO DI TITANIO NASCOSTO NELLE VISCERE DEL MONTE TARINE'. CIO' NON VALE LA DISTRUZIONE DI UN'AREA PROTETTA E LA VITA DELLE PERSONE CHE CI VIVONO.

HASHTAG
#savetarinè



sabato 30 gennaio 2016

INCONTRO "PARLA IL TARINE'"

GIOVEDI' 11 FEBBRAIO 2016
ORE 20.30

C/O TEATRO PARROCCHIALE DI SASSELLO

INCONTRO PUBBLICO DI AGGIORNAMENTO
CIRCA LA POSSIBILITA' CHE VENGA
APERTA UNA CAVA PER L'ESTRAZIONE
DI TITANIO DOPO CHE LA REGIONE HA RESPINTO
LA DOMANDA DI AUTORIZZAZIONE ALL'ESECUZIONE
DI NUOVE RICERCHE

PARTECIPERANNO
Avv. Daniele Granara
Prof. Dario Beruto
Sindaco di Sassello e Presidente del Parco Beigua Daniele Buschiazzo
Sindaco di Urbe Fabrizio Antoci
Direttore Parco Beigua Maurizio Burlando




lunedì 5 ottobre 2015

LA COMPAGNIA EUROPEA PER IL TITANIO HA PRESENTATO RICORSO CONTRO L'INAMISSIBILITA' DELLA RICHIESTA DI RICERCA MINERARiA PER MINERALI DI TITANIO


ARTICOLO SU SAVONA NEWS
Sono solo passati due mesi da quando la Regione, con il decreto n°1924 del 7 luglio 2015, ha respinto la richiesta avanzata dal CE che prevedeva una ricerca per minerali di titanio, granato e minerali associati all'interno del Parco del Beigua. (continua a leggere)


HASHTAG 
#savetarinè

venerdì 17 luglio 2015

RICHIESTA BOCCIATA!!!

Alla faccia del Venerdì 17, oggi arriva la conferma dell'innamissibilità della richiesta di ricerca sul monte Tarinè riguardante il titanio; il comitato spontaneo è felice e ringrazia tutti quelli che, insieme a noi, hanno partecipato, aiutato e firmato. Abbiamo sentito davvero quanti amano questa terra e le sue bellezze, domenica ci vediamo alle 16.00 a Piampaludo, presso le ex-scuole, per il TREKKING sul Tarinè e ammirare ciò che abbiamo salvato.

Grazie a tutti!!!

Gruppo Spontaneo del Tarinè

venerdì 26 giugno 2015

DUE INTERESSANTI ARTICOLI SULLA COMPAGNIA EUROPEA PER IL TITANIO" FIRMATI "TARGATO CUNEO"


26 MAGGIO 2015
CUNEO, LA "COMPAGNIA EUROPEA PER IL TITANIO" INFIAMMA LE ELEZIONI REGIONALI IN LIGURIA
L'azienda, capitanata da PierFranco Risoli - numero due della BRE - ha chiesto di poter estrarre il metallo in un'area protetta. Giallo sulla sede: all'indirizzo indicato in visura camerale, nessuna traccia della Srl ma solo un ufficio Ubi. Leggi tutto l'articolo

4 GIUGNO 2015
CUNEO: LA COMPAGNIA EUROPEA PRESIEDUTA DA RISOLI - NUMERO DUE DELLA BRE - CERCA IL TITANIO, NOI CERCHIAMO LA COMPAGNIA
Ad aprile ha chiesto alla Regione Liguria di poter eseguire 200 carotaggi nel Parco naturale del Beigua. Ma i liguri non ci stanno: al via la raccolta firme per impedire i prelievi. La patata bollente passa al nuovo presidente Toti.  Leggi tutto l'articolo


giovedì 25 giugno 2015

STORIE DI DONNE.... E DI COMUNITA'...

STORIE DI DONNE CORAGGIOSE E TENACI... DI UNA PICCOLA COMUNITA' CHE RIESCE A SCONFIGGERE UN COLOSSO


PAOLA CASSONI

Da più di vent' anni, Paola, vive in Australia, più precisamente nel Santuario Naturale di Bimblebox nell'entroterra del Queensland. Il paesaggio non ricorda minimamente la sua terra d'origine - Parma e l'Emilia Romagna- ma lei ama quel posto... ci vive coi suoi quattro figli.
In Australia, tutto ciò che è nel sottosuolo è di proprietà dello stato... è sempre stato così. Tutti gli australiani sanno che se un giorno una compagnia mineraria dovesse trovare qualcosa sotto i loro piedi, dovrebbero sloggiare...
Paola dopo venti anni si trova ad affrontare una storia di questo genere...

Penso che la storia di Paola e del Santuario Naturale di Bimblebox abbia dei punti in comune con quella del Bric Tarinè e quindi che meriti di essere scoperta nell'articolo scritto da Roberta Giaconi sulle pagine del Corriere.



MAXIMA

La sua terra è proprio di fronte alla Laguna Blu di Celendin, a Tragadero Grande nella regione di Cajamarca. Per quasi quattro anni la contadina peruviana ha rifiutato di sottostare alle pressioni e alle azioni della multinazionale americana che voleva trasformare la sua terra in una miniera per l’estrazione dell’oro e ha superato diversi tentativi di viiolenza da parte della multinazionale stessa e di agenti governativi. A dicembre è arrivata la vittoria,....

LEGGI L'ARTICOLO COMPLETO DI GIOVANNI FEZ (IL CAMBIAMENTO)

BOMBA (ABRUZZO)

E’ una storia di quelle che danno speranza e che ci fanno ancora credere che l’attivismo – intelligente, unito, informato, composto e persistente – porta a risultati meravigliosi.
Siamo a Bomba, Abruzzo, provincia di Chieti. Popolazione: 880 anime. Un paesino tranquillo, dove non succede mai niente. Ci sono gli ulivi, la Maiella, il fiume Sangro e il lago...

LEGGI L'ARTICOLO COMPLETO DI MARIA RITA D'ORSOGNA (IL FATTO QUOTIDIANO)

sabato 20 giugno 2015

RACCOLTA FIRME AUTOGRAFE DA INVIARE ALLA REGIONE LIGURIA


Il Comitato Spontaneo degli Amici del Tarinè ha formulato le Osservazioni al procedimento di Via per la ricerca di Titanio nel parco del Beigua, dopo averle corrette e fatte valutare da propri esperti, chiede alla cittadinanza tutta l'adesione con la propria firma prima della presentazione alla Regione.

Con la vostra firma aderite e divenite proponenti di un documento da inviare alla Regione che ha lo scopo di dimostrare che la richiesta di Permesso di Ricerca Mineraria per minerali di titanio, granato e minerali associati sul monte Tarinè, nei comuni di Sassello e Urbe, è da rigettare.


Le firme autografe con documento saranno raccolte in questi giorni, contattando: Sonia PesceIleana Bego, Massimo Argo, Marco Loleo e Gruppo Spontaneo Monte Tarinè.


PUNTI FIRMA:


SAVONA

Libreria Ubik (Corso italia 116 R, Ang. Piazza Sisto IV)

ALBISOLA SUPERIORE

Tabaccheria Caviglia di Caviglia L. (Via Turati 7)

SPOTORNO

Bar alla stazione

VADO LIGURE

Bar Lorenzo (di fronte alla Croce Rossa) 

VARAZZE
Bar Vittoria (Via Santa Caterina, davanti a piazza Nello Bovani comunemente chiamata piazza del pallone  sulla passeggiata a mare)
Canicola Pet Shop (Via San Nazario 12)
Libreria "Tra le righe" (Corso Colombo 11, lato passeggiata a fianco dell' Invidia)
Gelateria "Mister Giò" (Corso Colombo 1)

STELLA S. MARTINO
Bar Trattoria " Le due trofie" (dopo la chiesa vicino alle poste)
Negozio di alimentari "In' Anciua e 'na galetta" (di fianco alla chiesa) .

STELLA S. GIOVANNI
Farmacia + bar Cipresso D. (dietro al distributore - P.zza Poggi)
Supermercato Punto Auchan (di fronte alle scuole)

COGOLETO
Il Mondo dei confetti (Via Aurelia di Ponente 2)
Agriturismo Valdolivo (Strada Vicinale Valdolivo)
Stellin Cafè & Picci (Via Colombo 37, nel carruggio)
Tabaccheria "Bo e Figli" (Via Colombo 42, come sopra)

URBE
Punto SMA (Martina)

PRATOROTONDO (COGOLETO)
Rifugio Pratorotondo (Via Pratorotondo 2, Località Pratorotondo)

SASSELLO

Municipio (presso gli uffici)
Bar Macciò

PALO
Bar Franco

SAN PIETRO D'OLBA

Gulliver
Macelleria Giorgio e Bruna

PIAMPALUDO

Bar "Ugo"
Commestibili "Anna"

GENOVA PRA'
Repetto Sport (Via G. Murtola 19/H/R)

ARENZANO
Local Surf Shop (Via San Pietro 16)


PER INFORMAZIONI:

Per SASSELLO, PIAMPALUDO E LIMITROFI: Sonia Pesce
Per ARENZANO: Francesca LoleoGruppo Spontaneo Monte Tarinè
Per VARAZZE : Gruppo Spontaneo Monte Tarinè e Ileana Bego
Per SAVONA E LIMITROFI, sia Ileana Bego che Sonia Pesce.

Contattateci per leggere le osservazioni e firmare e far firmare tutti gli interessati, vi comunicheremo il posto più vicino a voi dove si raccolgono le firme.

Alcuni negozianti amici terranno dei moduli per la raccolta, vi saranno comunicati in privato. Possiamo anche raggiungervi per spiegarvi le osservazioni prima della firma a riunioni di vostri comitati o associazioni interessate.

giovedì 11 giugno 2015

RIFLESSIONI


Tratto da "Miniera di titanio, "divampa" la protesta"
di Giovanni Vaccaro (Il secolo XIX - 11- 6 - 2015)


Leggendo l'articolo del Secolo mi sovvengono un paio di riflessioni: a leggerne per la prima volta qualcuno potrebbe chiedersi... ma la CET ha "SOLO" chiesto un permesso di fare una indagine per vedere se c'è il preziosissimo materiale..
Ecco, due o tre cosette dovrebbero essere chiare:
1. La CET ha come ragione sociale il fatto di estrarlo in cava il titanio, non di fare "solo" l'ispezione, per cui è normale che la richiesta di indagine è propedeutica alla concessione del permesso a estrarre. Ci sarebbe dell'altro da dire in merito ma basta scorrere il giornale on Line “Targato Cuneo”
[ http://goo.gl/gQaTYm ]
2. Tutti i precedenti studi, che sono già stati citati anche da WWF e dalle altre associazioni ambientaliste, dicono che è stato già VALUTATO negli anni il fattore economico e non era ritenuto in attivo per  via delle problematiche e le difficoltà di estrazione a fronte anche dell'enorme costo ambientale e i mai citati oneri di discarica e correlati per l'enorme mole di materiale roccioso che si andrebbe a frantumare per estrarne quel 6% di Titanio (non solo costi di spostamento e sistemazione, visto che si tratta comunque di roccia con AMIANTO BLU, e quindi materiale pericoloso e da trattare).
Non abbiamo ancora tracce di questa accennata nuova tecnologia utilizzabile, perchè quella classica in effetti, con una roccia così dura ha già fatto definire in passato l'operazione poco remunerativa (nb. altrimenti dal 1976 ad oggi la cava esisterebbe già, dove davvero i soldi zampillano, non si ferma nulla... e invece....)
3. quando si citano i GUADAGNI di una eventuale cava estrattiva bisognerebbe dire che i profitti sono privati e in minimissima parte vengono restituiti in royalties alla Regione, ma NON ai cittadini, alle casse della Regione semmai. Ai cittadini restano i costi SOCIALI E AMBIENTALI senza alcuna compensazione, visto che il traffico camion e il distruggere una parte di montagna non sono cose che si ripagano, ma sappiano i cittadini che in termini di posti di lavoro l'operazione è pressochè NULLA.
Parlando dei terreni, chiaramente ci saranno persone che – nel bisogno economico- venderebbero volentieri la loro terra: sempre di bisogno si tratta e non di velleità personali; ma se la cosa è ritenuta di interesse strategico nazionale ( ed è l'unico modo per superare le limitazioni del parco) procederanno ad espropri per pubblica utilità, quindi chi vende certo non diventerà ricco.
4. Last but not the least : il prezzo del titanio.
In rete circolano i comunicati stampa dei soggetti che commerciano titanio per le aziende che lo lavorano. Secondo questo articolo [ http://goo.gl/GO2m0W ], il prezzo medio del Titanio da Rutilo di importazione extracinese è 1255,5 US DOLLARS mentre quello di importazione cinese scende addirittura a 154 US DOLLARS per tons. (per tonnellata)
Se il totale di titanio è 6% di roccia e considerato  come approssimazione in eccesso del risultato dell'estrazione, calcola quante tonnellate di MONTAGNA servono per raggiungere le cifre che le indiscrezioni  dell'articolo stimano, al prezzo di mercato internazionale e a quello cinese.

Buon calcolo!

di Ileana Bego

Nota a margine: il titanio fa parte dei pochi metalli la cui disponibilità non è a rischio.
( fonte ) http://economiafinita.com/category/materie-prime-minerarie/

Nel seguente link troverete un'altro articolo riguardante la CET pubblicato da "Targato Cuneo":
http://www.targatocn.it/2015/05/26/leggi-notizia/argomenti/attualita/articolo/cuneo-la-compagnia-europea-per-il-titanio-infiamma-le-elezioni-regionali-della-liguria.html

sabato 6 giugno 2015

TREKKING DEL TARINE' - DOMENICA 14 GIUGNO 2015


INVITIAMO TUTTI I PARTECIPANTI AL "TREKKING DEL TARINE" AD ARMARSI DI MACCHINA FOTOGRAFICA E SCATTARE CINQUE FOTO SEGUENDO I SEGUENTI TEMI
1 MONTE TARINE'
2 FLORA E FAUNA
3 INTORNO AL TARINE'
4 IN CAMMINO SUL TARINE'
5 TEMA LIBERO
NATURALMENTE NON SIETE OBBLIGATI A SCATTARE UNA FOTO PER CIASCUN TEMA. POTETE INVIARCI ANCHE UN SOLO SCATTO.
TUTTE LE FOTO VERRANNO PUBBLICATE SU QUESTO BLOG

INVIATE LE FOTO AL SEGUENTE INDIRIZZO MAIL:
monte.tarine@gmail.com
SPECIFICANDO NOME AUTORE + EVENTUALE TESTO

lunedì 4 maggio 2015

COMUNICATO STAMPA DI WWF, ITALIA NOSTRA, LEGAMBIENTE (SEZIONE LIGURIA)



Ambientalisti: "negare ulteriori permessi di ricerca del rutilo per realizzare estese cave nel Parco Beigua. Impediremo,come in passato, ogni tentativo di "macinare"  il M. Tarinè "

Fa di nuovo capolino l'ennesima richiesta di permessi di ricerca (ce ne sono state altre nei decenni passati) di campioni di rutilo sul M. Tarinè, nei comuni di Urbe e Sassello, in parte entro i confini del parco naturale regionale del Beigua, in provincia di Savona. Una srl piemontese con soli 10.400 euro di capitale sociale ha depositato il 20 aprile scorso una richiesta, con procedura di valutazione di impatto ambientale, di 200 campionamenti (da 1 a 10 kg. ciascuno, per un totale stimato di 1.250 kg.)  ; l'intenzione infatti è quella di richiedere una ennesima autorizzazione di ricerca per minerali di titanio, granati e minerali associati su una superficie di 453 ettari.

Ma non esisterebbero affatto soluzioni "ambientalmente compatibili" per estrarre  rutilo (diossido di titanio) dalle rocce dette "eclogiti" , in una fase successiva ai campionamenti,  nel comprensorio del Bric Tarinè, a cavallo tra i comuni di Urbe e Sassello.

Il minerale grezzo potenzialmente estraibile in teoria sarebbe solo il 6% della roccia, e il rimanente 94% andrebbe risistemato in discariche  molto estese da creare nelle vicinanze; un lavoro forse anche non remunerativo perchè quello da eseguire per estrarlo è molto superiore a quello di una cava di marmo.

Fermi restando i divieti di legge (penalmente sanzionati) di attività estrattive in area parco, le attività di cava per estrarre, macinare le rocce contenenti rutilo, e separare ciò che è economicamente rilevante dagli immensi scarti, comporterebbero teoricamente:

- centinaia di ettari devastati da attività di cava a cielo aperto, in aree ad alto valore naturalistico e paesistico ;

- grandi consumi di acqua e derivazioni dei torrenti Orba e Orbarina, loro inquinamento ed indisponibilità di acqua potabile per i comuni piemontesi a valle ;

- mega discariche a cielo aperto per contenere oltre il 90% di rocce macinate di scarto, la cui lavorazione ne aumenterebbe il volume e renderebbe i suoli instabili ;

- transiti per decine di migliaia di passagggi di camion, a fronte di compensazioni economiche inesistenti, in quanto non previsti dalla legislazione mineraria , a dispetto di false informazioni già diffuse;

- inoltre nella composizione delle rocce del giacimento di rutilo e granati (non titanio allo stato puro, che ovviamente non esiste nei terreni interessati) di Piampaludo risulta la presenza di un anfibolo del gruppo degli asbesti in una percentuale pari a circa il 10/15%. Detto anfibolo, chiamato crocidolite (c.d. “asbesto blu”), ha tendenza a separarsi sotto forma di fibra e minutissimi aghi ed è notoriamente dannoso per la salute anche quale rischio cancerogeno.

Dunque sono sempre da scongiurare attività, oltre che ambientalmente e paesisticamente devastanti per il territorio, nocive per la salute delle popolazioni locali, atteso che la macinazione e il trasporto di gigantesche quantità di materiali rocciosi con fibre di asbesto libererebbe nelle aree di coltivazione di eventuali cave e presso le strade di collegamento elementi che notoriamente provocano mesoteliomi.

E' dalla fine degli anni '70 che le associazioni ambientaliste sono schierate contro un progetto mai rivelatosi economicamente sostenibile, ferme restando le ferme e costanti opposizioni unanimi delle province e dei comuni del comprensorio.

Già nel dicembre 1991 un parere della facoltà di geologia del'Università di Genova aveva calcolato che la quantità di materiale di risulta derivante da un ipotetico sbancamento per molti anni del Monte Tarinè sarebbe pari ad almeno 20 volte il volume della posta dell'aeroporto Colombo di Genova e richiederebbe l'apertura di una apposita discarica.

Anche i soli prelievi di minerali sono già vietati dal Piano del Parco Beigua, vigente, per cui anche le solo autorizzazioni di ricerca devono essere negate, come ha richiesto il rappresentante delle associazioni ambientaliste nella Comunità del Parco  Beigua durante la riunione del 29 aprile scorso. L'attività di cava in area parco è peraltro vietata dalla normativa statale e regionale sulle aree protette.


ITALIA NOSTRA
WWF
LEGAMBIENTE
(sezioni liguri)

giovedì 30 aprile 2015

LA PAROLA AGLI ENTI LOCALI!

A SEGUITO DELLA RICHIESTA DI IMPATTO AMBIENTALE (PERMESSO DI RICERCA PER MINERALI DI TITANIO, GRANATO E MINERALI ASSOCIATI, DENOMINATO MONTE TARINE) INOLTRATA DALLA CET (COMPAGNIA EUROPEA PER IL TITANIO), E' STATO INDETTO UN INCONTRO TRA GLI ENTI LOCALI INTERESSATI DAL PROGETTO. ECCO CHE COSA NE E' SCATURITO:

A seguito dell'incontro odierno dei membri della comunità del parco del Beigua, è stato elaborato un documento congiunto sottoscritto da tutti i membri, dove si è espresso il diniego verso ogni tipo di intervento sul Tarinè, chiedendo alla Regione un chiaro, netto, inequivocabile e definitivo pronunciamento politico e programmato contro ogni ipotesi di sfruttamento minerario.
Vi ricordo che la comunità di cui sopra è composta, oltre che da tutti i sindaci del territorio in cui ricade il parco, anche da un rappresentante delle associazioni agricole, degli allevatori, dell'università, dell ufficio scolastico regionale, delle associazioni ambientalistiche ed escursionistiche, della Provincia di Savona e della Provincia di Genova, dell'associazione albergatori, agrituristiche e forestali.
Questo mi sembra un documento fondamentale importantissimo.
Andiamo avanti che possiamo farcela!!!

di Sonia Pesce

COMUNICATO STAMPA
PARCO DEL BEIGUA
IPOTESI DI SFRUTTAMENTO MINERARIO
NEL COMPRENSORIO DEL BEIGUA FINALIZZATO
ALL'ESTRAZIONE DEL TITANIO